Realizzato in collaborazione con l'architetto Enrico Manca e il geometra Fabrizio Carboni, Aquadulci ricerca un intimità spaziale definita da materiali naturali locali.

 

L'idea generatrice del progetto Aquadulci parte dallo Stagno di Spartivento a pochi passi dal progetto, luogo caratterizzato da un forte vegetazione perimetrale che scherma e protegge il tesoro presente al suo interno.

 

Le CANNE DI GIUNCO sardo abbondanti nella zona vengono utilizzate per caratterizzare la FACCIATA schermando i visitatori internamente.

 

Internamente delle pareti realizzate con MATTONI TRAFORATI IN ARGILLA frammentano e uniscono al tempo stesso gli spazi precedenemente  troppo estesi e isolati, creando aree in grado di fornire al cliente ESPERIENZE e percezioni del luogo completamente diverse a seconda del punto in cui si siede, ma anche dell'ora del giorno.

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LA LUCE vera protagonista del progetto permea lentamente all'interno del locale reagendo con le TRAME DELLE PARETI e creando sempre nuove OPERE D'ARTE NATURALI dove il flusso stesso delle persone diventa valore aggiunto dell'opera.